L'islam è religione di misericordia


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* L'islam è religione di misericordia, di pietà e di compassione, che esorta ad evitare la violenza, l'ingiustizia e la crudeltà. Il Profeta disse: "Siate misericordiosi, Allah sarà Misericordioso con voi; siate misericordiosi con i vostri simili vi saranno misericordiosi gli abitanti del cielo: il legame di sangue è ramo del Misericordioso, chi lo stringe Allah gli sarà grato e chi lo spezza Allah gli sarà contrario." (Mustadrak n° 7274)
Nell'Islam è vietato far del male non solo agli umani ma anche agli animali. In uno dei hadith, il profeta - pace e benedizione
 
 
di Allah su di lui - disse: "Ad una donna è stato inflitto il castigo dell'inferno perché ha rinchiuso un gatto fino a quando non è morto. Questo le è valso di essere condannata all'inferno. Quando aveva rinchiuso l'animale, non gli ha dato nè cibo nè da bere e non gli ha nemmeno lasciato facoltà di nutrirsi da solo, consumando l'erba o gli insetti della terra." (Bukhari n° 3295). L'islam ha fatto della misericordia con gli animali un motivo di perdono dei peccati e di entrata in paradiso. Il profeta disse infatti: "Un uomo camminava per strada ed aveva una gran sete. Trovò dopo poco un pozzo; vi discese e bevve fino a sazietà. Risalendo, vide un cane che ansimava e dalla sete, masticava l'erba che trovava. L'uomo si disse: "Questo cane ha una sete uguale a quella che io avevo." Scese di nuovo nel pozzo, riempì la sua scarpa d'acqua e la diede da bere al cane. Allah lo retribuì cancellandogli i suoi peccati." I compagni del Profeta gli dissero: "Avremo retribuzioni anche per quello che facciamo alle bestie?" il Profeta rispose: "Sì, c'è una retribuzione per ogni essere che porta un cuore in petto." (Bukhari n° 2334) Questa è compassione e misericordia con gli animali; che dire allora della compassione e della misericordia con gli esseri umani? Allah Altissimo dice infatti: (Il Corano 17:70) "In verità abbiamo onorato i figli di Adamo, li abbiamo condotti sulla terra e sul mare e abbiamo concesso loro cibo eccellente e li abbiamo fatti primeggiare su molte delle Nostre creature."
L'islam non ammette funzionari che si occupino solo di religione, nè vi si pronunciano voti per dedicarsi alla devozione tralasciando la vita e le preoccupazioni terrestri. Il musulmano non rinuncia ai piaceri della vita presente, resi e dichiarati leciti da Allah. Allah dice al riguardo: (Il Corano 57: 27) "il monachesimo, invece, lo istituirono da loro stessi, soltanto per ricercare il compiacimento di Allah. Non fummo Noi a
 
prescriverlo. Ma non lo rispettarono come avrebbero dovuto." Il profeta disse da parte sua: "Non ricercatevi le difficoltà e le strettezze che alle difficoltà e alle strettezze soccomberete; genti hanno fatto così prima di voi e Allah li ha fatti soccombere; i loro resti sono là nelle moschee e nelle rovine." (Ibn Daud n° 4904) Il profeta disse ancora: "Mangiate e bevete e fate l'elemosina senza sperpero nè avarizia. Allah Altissimo ama vedere la traccia della Sua benevolenza sul Suo servo. " (Mustadrak n° 7188) Pertanto l'islam non è una religione che esorta a godere i piaceri terrestri senza curarsi dell'aldilà. Piuttosto è la religione della moderazione: concilia la religione e la vita e li mette in equilibrio. Allah dice infatti: (Il Corano 62:9) " O credenti, quando viene fatto l'annuncio per l'orazione del Venerdì, accorrete al ricordo di Allah e lasciate ogni traffico. Ciò è meglio per voi, se lo sapeste." Poi quando l'uomo pende troppo verso l'adorazione e la devozione, Allah lo richiama alle necessità della vita e dice (62 :10): "Quando poi l'orazione è conclusa, spargetevi sulla terra in cerca della grazia di Allah, e molto ricordate Allah, affinché possiate avere successo." L'islam elogia quindi l'uomo che riunisce le due qualità: devoto ad Allah e uomo pratico che non tralascia completamente le necessità vitali sue e della sua famiglia. Allah infatti dice (Il Corano: 24:37) "...da uomini che il commercio e gli affari non distraggono dal ricordo di Allah, dall'esecuzione dell'orazione, dall'erogazione della decima e che temono il Giorno in cui i cuori e gli sguardi saranno sconvolti."
 
 
* L'islam ha quindi stabilito una via che preservi i diritti rispettivi dello spirito e del corpo secondo un equilibrio perfetto: al musulmano è richiesto di controllare la propria coscienza e di esaminare i suoi atti ed opere secondo quello che dice Allah Altissimo (99 :8 ): " e chi avrà fatto [anche solo] il
 
 
peso di atomo di male lo vedrà."; gli è richiesto allo stesso modo di non trascurare il proprio corpo e deve godere di quello che Allah gli ha permesso come alimentazione, bevande, abbigliamento o sposandosi, secondo queste parole di Allah Altissimo (7:32): "Di': «Chi ha proibito gli ornamenti che Allah ha prodotto per i Suoi servi e i cibi eccellenti?». Di':«Appartengono ai credenti, in questa vita terrena e soltanto ad essi nel Giorno della Resurrezione »." L'islam ha vietato solo quello che è nocivo e pericoloso o dannoso all'uomo, al suo spirito e al suo organismo, ai suoi beni e alla società in cui necessariamente vive. L'anima umana dal punto di vista islamico, è stata creata da Allah Altissimo che le ha assegnato la funzione di adorarlo su terra e di applicare la sua sciaria: nessuno ha quindi il diritto di ucciderla o distruggerla tranne per sacrificio ad Allah; Allah ha creato per questa anima un corpo armonico e complementare per eseguire gli atti di adorazione, compiere i dirtti ed i doveri e popolare la terra ; Allah infatti dice (Il Corano 95:4): "Invero creammo l'uomo nella forma migliore." Per questo Allah ci ordina di preservare questo nostro corpo e di curarlo, applicando le norme della legislazione islamica, e rispettando i principi che seguono:
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