6) Da dove cercheremo la guida?


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1. Nel Nome di Allah il Compassionevole, Il Misericordioso.

2. Sia lode ad Allah, il Signore dei mondi (del genere umano, dei jinn e di tutto ciò che esiste).

3. Il Compassionevole, il Misericordioso,

4. Re (ed Unico Legislatore) del Giorno del Giudizio

5. Te (Solo) noi adoriamo, e a Te chiediamo aiuto.

6. Guidaci sulla retta via, 

7. la via di coloro che hai colmato di grazia, non di coloro che [sono incorsi] nella [Tua] ira, né degli sviati.

(Corano, Interpretazione del Corano, Sura I, Al-Fatiha, vv.1-7)

 

Recitando la prima parte della Sura, cioè i primi cinque versi (vv. 1-5), il fedele testimonia la sua fede nell'Unità di Allah (tawhid). Qualificando il Creatore con i Suoi attributi più belli, riconosce la Sua assoluta autorità in questo mondo e nell’al di là, Lo identifica come l'Unico e Solo degno di essere venerato. Nella seconda parte, cioè i versi 6 e 7, il fedele chiede col cuore ad Allah l’Altissimo di guidarlo sulla retta via e di allontanarlo dalla Sua disapprovazione, dalla Sua ira e da ogni forma di smarrimento.

Guidaci sulla retta via” (versetto 6)

Dopo aver lodato Allah, il servo continua col chiederGli favori dalla Sua generosità e benedizioni. Questo è il modo più virtuoso e corretto di chiedere Allah, cioè lodandoLo prima, e chiedendoGli poi delle cose.

Abu Dawud riferì da Fudalah bin Ubaid che il Messaggero di Allah (che la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) udì un uomo supplicare in preghiera. Egli non glorificò Allah e neppure invocò le benedizioni sul Profeta (che la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui). Il Messaggero di Allah (che la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse: “È stato troppo precipitoso”. Poi lo chiamò e disse a lui e a coloro i quali erano lì intorno: “Quando un individuo supplica, dovrebbe iniziare glorificando il suo Signore e lodandoLo, dovrebbe invocare la pace e le benedizioni sul Profeta (pace e benedizioni su di lui), e dopo supplicare Allah per ogni cosa che desidera.” [Abu Dawud]

Quando il servo combina nelle sue suppliche una serie di elementi, quali la sincerità del cuore, la sua devozione, il consacrarsi unicamente ad Allah, e poi lo supplica per ottenere un favore, e lo fa, inoltre, in uno dei sei momenti adeguati, allora è più probabile che la sua supplica venga risposta. I sei momenti sono: durante l’ultimo terzo della notte; al tempo dell’adhan; tra l’adhan e l’iqamah; alla fine delle preghiere prescritte; dal tempo in cui l’Imam sale sul pulpito fino al tempo in cui la preghiera si è conclusa nel giorno di Jumu’ah; l’ultima ora dopo la preghiera dell’Asr.

La parola ‘hidayah’, linguisticamente significa direzione e guida, essa è adoperata in due sensi nel Corano.

Essa viene adoperata col significato di guida e direzione, non tenendo conto del fatto che l’individuo a cui sia stato chiarito [il messaggio] scelga o meno il sentiero della guida.

A tale rispetto vi è il dire di Allah:

Guidammo i Thamûd, ma preferirono l'accecamento, alla guida. La folgore del castigo umiliante li colpì per quel che si erano meritati” (Corano, Sura al-Fussilat, Esposti chiaramente, 41:17)

Significa ‘Noi abbiamo resa Chiara ad essi la Vera Strada attraverso le parole del Nostro profeta Salih (pace su di lui)’, nonostante ciò, essi non scelsero questa strada come provato dal Suo dire: ‘ma preferirono l’accecamento, alla guida’.

Il secondo aspetto della guida è che Allah, elargendo la Sua grazia sul Suo servo, ha fatto sì che le sua azioni ed il suo cuore si conformino alla Strada della Verità.

La Strada Giusta o Retta Via è il sentiero, come dire il percoso personale, che ciascun individuo che compie il suo viaggio verso Allah attraversa, e non è altro che obbedienza ad Allah e al Suo Messaggero (che la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui).

I Salaf avevano descritto la Strada Giusta in varii modi ma la loro descrizione ruotava sempre intorno a questi fatti basici:

il Libro di Allah come affermato da Ali bin Abi Taleib e da altri;

l’Islam come affemato da ibn Abbas, ibn Mas’ud, ad-Dahak e altri;

la religione di Allah oltre la quale Egli non accetta altra, affermato da al-Hanafiyyah;

il Profeta (pace e benedizioni su di lui) e i due Khalifa che lo seguirono come affermato da Abu al-Aliyah e HAsan al-Basri;

la verità come affermato da Mujahid.

Difatti non vi altro che l’obbedienza ad Allah e al Suo Messaggero (pace e benedizioni su di lui).

I Salaf hanno descritto la Strada Giusta o Retta Via in varii modi ma tutte le opinioni sono corrette. Dunque chiunque segua l’Islam, ha seguito il Profeta (pace e benedizioni su di lui) e i due Khalifa che lo successero, cioè Abu Bakr e Omar. Chiunque li abbia seguiti, ha seguito la Verità, e chiunque abbia seguito la Verità, allora ha seguito il Corano, e chiunque abbia seguito il Corano, ha obbedito ad Allah.

Si potrebbe chiedere: allora perché il fedele che è già stato guidato, chiede di essere guidato?

Shaykh al-Islaam ibn Taymiyyah dice:

Il caso menzionato è simile a quello che alcuni chiedono a riguardo del Suo dire: “Guidaci sulla Strada Giusta” (Al-Fatiha 1:6) dicendo: “Se Allah ha già guidato il fedele, che beneficio c’è nel cercare la guida? […] Il significato è cercare la guida nell’agire in accordo con tutto quello che Allah ha ordinato, e lasciare quello che Egli ha reso illecito in ogni faccenda. Questo perché anche se un individuo ha in linea generale, creduto che Muhammad è il Messaggero di Allah e che il Corano è la verità, ha comunque bisogno di sapienza riguardo tutto quello che possa beneficiarlo oppure danneggiarlo. Egli ha bisogno di sapere nei dettagli tutto quello che gli è stato comandato di fare oppure che gli sia stato proibito in tutte quelle aree del sapere in cui non ha alcuna conoscenza. Non solo ciò ma anche ciò di cui ha conoscenza ma che non riesce a mettere in pratica!

Presumento che un individuo sia a conoscenza già di tutti i comandi e le proibizioni contenute nel Corano e nella Sunnah, quest’ultimi (il Corano e la Sunnah) contengono leggi generali ed universali, e dunque non è possibile sapere in dettaglio per una situazione specifica, perciò alla persona è stato comandato di chiedere la guida alla Strada Giusta o Retta Via.

La Guida alla Strada Giusta include: competenza su ciò con cui venne il Messaggero (pace e benedizioni su di lui) in dettaglio, competenza degli ordini generali e interesse ad agire in accordo alla propria conoscenza perché l’avere conoscenza non significa sempre ottenere la guida se non si agisce basandosi su quella conoscenza.

Fonte: Tafsir Ibn Kathir

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