Un Invito ad Avere Fede in Allah, Terza Parte
Terza Parte
8- Il bisogno della religione per ogni persona testimonia la presenza di Allah
La storia conferma che l'uomo non può vivere una vita normale in questa terra senza la religione, e che, a sua volta, la religione non può essere l'operato di un essere umano: è invece una dichiarazione del Creatore, l'Onnipotente, all' uomo. Allah, Il Sapiente, conosce bene l'incapacità dell'uomo di rapportarsi con la ede, il culto e la moralità. Sono questioni invisibili e assolute come la fede, puri ordini divini come il culto, o il controllo del comportamento dell'uomo come la moralità. Tuttavia, la buona fede impone a tutti gli uomini di aver fede in Allah, L'Onnipotente. Un Dio Uno ed Unico, Assoluto ed Eterno, che non ha soci o pari, senza amico né figlio. Questa buona fede vuole anche che l'uomo creda che Allah è il Creatore di tutto, e che qualsiasi altra cosa è stata creata da Lui con la Sua potenza che non conosce né limiti né ostacoli.
Il Creatore è diverso da ogni altra creatura nei nomi e negli attributi, non si limita nello spazio né nel tempo perchè Egli, l'Altissimo, è colui che ci ha creati. Non è composto da materia o energia perchè Egli, l'Onnipotente, è colui che le ha create senza alcun limitazione.
L'uomo, di natura, può capire solo le cose tangibili, cioè, le cose limitate nel luogo e nel tempo e formate di materia e energia. Allah, Il Sublime, è al di sopra di tutto questo, quindi è difficile per l'uomo conoscere il suo Creatore senza una rivelazione da questo creatore, l'Immenso.
Perciò, Allah, l'Altissimo, nel momento in cui ha creato i nostri antenati Adamo e Eva, pace su di loro, ha chiarito loro chi li aveva creati, mostrandogli il fine della vita e il loro destino dopo di essa. Così Adamo (pace su di lui) fu il primo messaggero, ma fu anche un messaggero che parlava come ci fu descritto dal profeta Muhammad, pace e benedizione su di lui, nel suo hadith autentico. Adamo (pace su di lui) insegnò a sua volta ai suoi discendenti.
Seguendo la luce e la guida divina, l'uomo può vivere in piena felicità. Egli però tende sempre a dimenticare questo e desidera oltrepassare i limiti prescritti dal suo Signore, facendo in tal modo, esce fuori dalla strada giusta e soffre una vita piena di dolore e di ingiustizia. Per questo Allah, l'Onnipotente, ha scelto, di volta in volta, un messaggero fra la gente e lo ha inviato ai popoli per guidarli nuovamente alla strada giusta e alla vera religione. Ma se la religione rivelata è andata completamente persa, il Signore ha inviato un profeta eletto con un nuovo messaggio dalla stessa fonte e con la stessa fede affermando l'unicità del Creatore, l'Onnipotente: “O popol mio, adorate Allah! Per voi non c'è altro dio che Lui. Temo, per voi, il castigo di un Giorno terribile”. (TSC[1]-Sura VII, Al-A'râf, v. 59), e affermando l'unità del messaggio celeste, la fede in tutti i messaggeri e la fratellanza fra la gente.
L'umanità nella storia ha sempre oscillato tra fede e miscredenza, tra monoteismo e politeismo, e la guida divina continuava ad arrivare alla gente di ogni popolo in ogni nazione sulla terra. L'Altissimo dice quel che può essere tradotto come: "e non c'è comunità in cui non sia venuto un ammonitore" (TSC- Sura XXXV, Fâtir, Il Creatore, v. 24). Così il numero dei messaggeri è arrivato a circa 120.000; fra i quali il Signore ha eletto trecento e una diecina di profeti. L'ultima delle rivelazioni fu quella del Profeta arabo Muhammad ibn Abdullah, pace e benedizione siano su di lui, il sigillo dei messaggeri, in quanto il suo messaggio rappresenta la conclusione di tutti i messaggi celesti che il Corano ha trasmesso dopo che i loro seguaci hanno disperso, modificato e cambiato le scritture. Esse venivano inizialmente trasmesse di padre in figlio in forma orale. La registrazione è avvenuta secoli dopo la morte dei messaggeri, ad opera soprattutto di gente ignota e in una lingua diversa da quella della rivelazione. Nessuno di essi aveva il minimo requisito per far giungere a tutti la parola di Allah, l'Onnipotente. Era quindi importante un messaggio conclusivo che includesse ogni precedente messaggio.
9- La religione presso Allah è l'Islàm
Uno dei pilastri della fede islamica è credere in Allah, l'Onnipotente, e nei Suoi angeli, nei Suoi libri, nei Suoi messaggeri, nell’Ultimo Giorno e nel destino sia nel bene che nel male. L'uomo, con l’anima circondata dal corpo e con i sensi limitati, non può percepire la divinità, sebbene la fede sia istintiva. E se l’uomo non trova la retta via per avere la fede giusta, si crea una fede falsificata per colmare il desiderio e il bisogno interiore di culto, oppure vive questa vita divagando qua e là senza fede. In entrambi i casi non ne avrà alcun beneficio sia in questo mondo che nell’al di là. Niente verrà accettato da lui senza la fede.
Gli angeli sono invisibili e fino ad ora la loro esistenza non è stata provata, abbiamo conosciuto questo solo da Allah, l'Altissimo.
E così anche per i messaggeri precedenti ed i loro libri, la storia non ha registrato niente di loro: li abbiamo conosciuti tramite Allah, l'Onnipotente, solo da Lui. Lo stesso vale per l’Ultimo Giorno e tutto ciò che ne pertiene come la Resurrezione, il Giudizio, la Ricompensa e così via. Queste informazioni ci provengono da Allah.
Per questo era neccessario che la fede fosse pura dichiarazione divina senza alcuna interferenza umana.
Il secondo pilastro della religione è il culto, che linguisticamente significa sottomissione e obbedienza ad Allah, e non vi potrebbe essere obbedienza senza ordini: l'uomo deve ricevere una dichiarazione divina in cui si spiegano i dettagli del culto mediante il quale l'uomo raggiunge il compiacimento di Allah. Altrimenti, l'uomo avrebbe dovuto inventarsi un culto o smettere di adorare Allah, l'Altissimo (tenendo in considerazione che il culto è uno delle prime cause dell'esistenza dell'uomo in questa vita).
Così nessuna persona razionale può pensare di inventare un culto sperando che Allah, l'Onnipotente, lo potrebbe accettare. Questo è contro la realtà attuale ovvero che l'uomo è il Servo di Allah, il Signore di tutto l'Universo.
Le moralità, infatti, fanno parte dei pilastri della religione in grado di gestire il comportamento umano. La storia afferma la totale incapacità dell'uomo di fissare metodi corretti per gestire il comportamento: ne è prova concreta il fatto che nella società dilagano piaghe quali oppressione, ingiustizia, guerre, spargimenti di sangue, morti, distruzione, deviazione e corruzione. E l’unico motivo è che l'uomo si è allontanato dalla retta via indicatagli dal Signore.
Se accettiamo la premessa seconda la quale gli esseri umani non possano vivere su questa terra senza religione, e che questa religione non può essere creata da un essere umano, riusciamo a distinguere la vera religione da quella falsa mediante le fonti celesti che l’hanno preservata fin ad ora nella stessa lingua in cui è stata rivelata più di quattordici secoli fa. È il Sacro Corano, che Allah, l'Altissimo, ha promesso di conservare intatto a testimonianza per tutte le creature fino al Giorno del Giudizio, una Guida dal Signore dei mondi, e una testimonianza per il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) a cui è stato rivelato. In questo modo diventa chiaro che tutta l'umanità ha bisogno della grande religione dell'Islam.
Allah ha fornito questa Guida e questa Luce anche al messaggero Adamo (pace su di lui) perché il nostro Dio (Allah) è unico e per questo il Suo messaggio, che è stato rivelato ad un gran numero di messaggeri e profeti, pace su tutti loro, è lo stesso per tutti. Successivamente Allah lo ha completato nel momento in cui ha rivelato il Sacro Corano, e nella Sunnah dell'ultimo profeta Muhammad. L'Altissimo dice quel che può essere tradotto come: "Invero, la religione presso Allah è l'Islàm. Quelli che ricevettero la Scrittura caddero nella discordia, nemici gli uni degli altri, solo dopo aver avuto la scienza. Ma colui che rifiuta i segni di Allah, [sappia che] Allah è rapido al conto." (TSC- Sura III, Âl 'Imrân, La Famiglia di Imran, v. 19).
Il significato di questo versetto è che l'unica religione accettata da Allah, l'Altissimo, è quella dell'Islam, cioè la sottomissione ad Allah, l'Onnipotente, ed il rifiuto delle cose che Egli ha proibito, seguendo solo ciò che è indicato nel Suo Libro Sacro, invitando la gente a credere in Allah, gli angeli, i libri sacri, i messaggeri e l’ Ultimo Giorno e di adorare solo Allah, l'Unico, senza pari né soci, amici o figli.
Un altro significato di quel versetto è che ogni profeta e messagero inviato da Allah ha portato con sé il messaggio dell'Islam, anche se i dettagli degli ordini inclusi nel messaggio si differenziavano a seconda dell'ambiente e dell’epoca. Il versetto afferma anche che il disaccordo di quelli che hanno ricevuto le scritture sull’Unicità è derivato dall'ingiustizia e dall'oppressione con cui sono stati invitati ad abbandonare troppo facilmente il monoteismo indicato loro da Allah.
E visto che l'invio di Muhammad (che la pace e le benedizioni siano su di lui), rappresentava la conclusione, Allah, l'Altissimo, ha promesso di custodire la Rivelazione e conservarla nel Sacro Corano e nella Sunnah del Profeta (che la pace e le benedizioni siano su di lui). L'Altissimo dice quel che può essere tradotto come: "Noi abbiamo fatto scendere il Monito, e Noi ne siamo i custodi" (TSC- Sura XV, Al-Hijr, v. 9).
Il Libro è stato conservato integro per più di quattordici senza aggiunte o rimozioni e ciò è da considerarsi un vero e proprio un miracolo, e testimonianza della Sua sincerità, e della sincerità della promessa divina di conservarlo, la sincerità dell'ultimo Profeta Muhammad (che la pace e le benedizioni siano su di lui) che l'ha ricevuto. La promessa di Allah era quella secondo cui il Sacro Corano sarebbe conservato con la Sua volontà. Questo afferma anche che l'Islam è la religione di tutti i profeti ed i messaggeri a partire dal nostro padre Adamo (pace su di lui) fino al profeta Muhammad (che la pace e le benedizioni siano su di lui) che però è stato completato, compiuto, e conservato nel libro sacro del Corano, e nella Sunnah del profeta Muhammad (che la pace e le benedizioni siano su di lui). Infatti Allah, l'Altissimo dice (parlando al profeta) quel che può essere tradotto come: "Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l'Islàm" (TSC- Sura V, Al-Mâ'ida, La Tavola Imbandita, parte del v. 3).
10- Il Sacro Corano è un miracolo per tutte le creature: il fatto che nessuno sia stato in grado di ricreare un’opera simile fino ad ora, testimonia che Allah, l'Altissimo, è Colui da cui proviene la Rivelazione.
Abbiamo già menzionato che il Sacro Corano è l'unica forma verbale divina. Tale miracolo può essere scisso in diversi aspetti prodigiosi. Questi aspetti del miracolo del Corano sono i seguenti:
1) Miracolo linguistico sia a livello letterario, grafico, retorico, verbale e semantico
Il Sacro Corano è stato rivelato quattordici secoli fa ed ha portato una sfida diretta al mondo umano e al mondo degli spiriti individulmente o in gruppo. La sfida era quella di riuscire a riprodurre qualcosa di eguale bellezza.
Gli Arabi, al tempo della rivelazione, erano maestri nella retorica, eppure ammisero sia i miscredenti che i credenti, la superiorità e ineguaglianza del Sacro Corano rispetto alle loro opere sia in versi che in prosa. Si consulti a tal proposito il testo "L'espressione coranica" del professore e il dottore Fadel Saleh El-Samrai.
2) Miracolo della credenza
L'Unicità di Dio, l'Onnipotente, è un'unicità assoluta al di sopra delle Sue creature. La superiorità è una delle caratteristiche di Allah, l'Altissimo, che supera tutte le caratteristiche delle Sue creature. Ed ogni attributo non adatto a descrivere Allah, non èun attributo divino.
Questa superiorità della divinità è in conformità con ogni logica, e con tutti i dati della scienza moderna che oggi afferma che l'Universo deve avere un riferimento esterno, che ne sia totalmente diverso, che non sia limitato nel luogo e nello spazio, e che non sia formato da materia o energia. E la creazione dell'Universo in coppie evidenti (partendo dagli elementi costitutivi della materia fino all'uomo) e il sistema unico con cui è stato costruito, a partire dagli atomi fino al Sistema Solare e le galassie, sottolinea l'unicità del Creatore, l'Onnipotente e la superiorità delle Sue caratteristiche su tutte le Sue creature: caratteristiche di divinità e unicità assoluta.
La fede nell'unità del messaggio divino, proveniente dalla fede nell' Unicità di Allah, l'Onnipotente, la fratellanza tra i profeti, derivante dalla fede nell'unità del loro messaggio, e la fratellanza umana proveniente dal fatto che tutti hanno un unico padre e un'unica madre (Adamo e Eva, che la pace sia su di loro) è più logica e naturale, piuttosto che il riferirsi ad un solo messaggero sopravvalutandone le abilità fino a divinizzarlo. D'altra parte la fratellanza tra uomini di diverse razze, colori e accenti, è migliore e più logica della discriminazione etnica o di classe, religiosa o di qualsiasi altra disparità.
È importante aver fede nelle dimensioni a noi ignote, di cui solo il Sacro Corano ci ha informato, come il mondo degli angeli e degli spiriti, è molto meglio che negarli senza avere alcuna conoscenza. I risultati della scienza attestano che ci circondano entità che noi non conosciamo e basta menzionare che ciò che è visibile agli astronauti, equivale solo al 10% delle cose esistenti in realtà delle diverse forme della materia e dell'energia che già sono matematicamente calcolate secondo le leggi dell'astrofisica.
D'altro canto la Giustizia divina implica che la gente non dovrà rendere conto ad Allah senza che gli sia stato inviato un ammonitore, in quanto in ogni luogo abitato è stato inviato un profeta o un messaggero, e credere in tutti loro e nel loro messaggio supera il fatto di legarsi ad un unico profeta.
Il Sacro Corano ci ha informato di venticinque profeti e messaggeri, di cui la storia non ha informazioni, anche se i moderni studi archeologici hanno cominciato a svelare un certo numero di resti di alcuni popoli a cui erano stati inviati.
È necessario aver fede nell’Ultimo Giorno, la Resurrezione e il Raduno, e che si dovrà rendere conto ad Allah. Acuisire conoscenza di questi eventi, è molto più logico della loro negazione, nonostante tutti i riferimenti scientifici indicano la fine inevitabile dell'Universo e l'estinzione delle creature. I criminali ed i tiranni che sono riusciti a sfuggire alla giustizia in questo mondo, verranno puniti nell'altra vita, e questo solo è sufficiente per provare la necessità dell'altra vita.
E credere nel destino, sia nel bene che nel male, è una forma di sottomissione ad Allah, l'Onnipotente, come Signore dell'Universo e il sovrano, e niente avviene se non per Sua grande Saggezza. Qui si vede il valore del credere nel destino: l'essere privi di questa forma di sottomissione ad Allah, l'Altissimo, è fonte di miseria perché il destino è già. E nella soddisfazione del fedele c'è la fede in Allah, l'Altissimo, sottomissione ed obbedienza, un conforto per la coscienza umana, che si oppone al non credere nel destino, che è un rifiuto degli ordini di Allah, e una fatica per l'anima senza alcun risultato. Il destino preordinato da Allah, accadrà immancabilmente.
3) Il miracolo dell'adorazione
Non c'è alcun obbligo imposto da Allah, l'Altissimo, ai Suoi Servi nel Sacro Corano che non abbia risultati positivi visibili sull'uomo stesso: a partire dalla Testimonianza di Fede, con cui si afferma che non c'è divinità all'infuori di Allah e che Muhammad è il Suo servo e il Suo Messaggero, alle preghiere, all'elemosina, al digiuno durante il mese di Ramadan, e il pellegrinaggio alla Mecca (per chi ne ha le possibilità). Sono diverse forme di culto.
Non può mancare un accenno a Mecca e alla sua posizione centrale sulla Terra. Si tratta del luogo più antico su tutta la Terra, in cui è stata stabilita la prima Casa per la gente. Per fare un esempio, la longitudine che passa per Mecca è l'unica che attraversa il Nord geografico della Terra mentre la longitudine di Greenwich, imposta obbligatoriamente a tutto il mondo come punto di riferimento, si inclina verso l'Ovest di (7.5)°. Di conseguenza la longitudine della Mecca dovrebbe essere considerata la longitudine principale di riferimento, nel senso che se qualcuno si trova dove è est per lui, quello è est, e si trova ovest per lui, è ad ovest, e così via. In questo modo la mappa della Terra è stabile.
4) Il miracolo della costituzione morale
Nel senso della perfezione e l'armonia con la natura umana, un'armonia totale senza né esagerazioni né mancanze. (Si consulti a tale proposito La costituzione delle moralità nel Sacro Corano del Dott. Muhammad Abdullah Draz, che Allah abbia misericordia di lui).
5) Il miracolo della legislazione
È impossibile trovare qualsiasi similitudine tra la legge divina e le leggi governative. Quella divina è completa, sublime, e permanente. Essa parte dalla consultazione fino alle legislazioni sulla famiglia, sulla proibizione del vino e del gioco d'azzardo, le legislazioni delle prove e del contratto, quelle delle frontiere e le penitenze varie, ecc. Ciascuna delle legislazioni divine ha una sua saggezza e ha un riflesso positivo sulla società, mentre le leggi governative non sono perfette e non possono essere permanenti (si veda il libro La legislazione criminale Islamica rispetto alla legge positiva di Abdul Kadir Auda)
6) Il miracolo storico
Il Sacro Corano contiene in dettaglio la storia della creazione dei nostri ‘genitori' Adamo ed Eva' (pace su di loro). In più questo libro sacro ha gettato luce sulla storia di altri ventiquattro profeti, su come ogni popolo ha trattato il proprio profeta e la loro ricompensa.
Le scoperte archeologiche confermano le storie narrate nel Corano. Tali storie testimoniano l’esistenza di svariati popoli vissuti in epoche remote, il che conferma la veridicità del Sacro Corano. Fra queste scoperte vi è il ritrovamento dei resti della nave del Profeta Noè (pace su di lui) sul monte al-Jûdî , Iram delle Colonne (arabo: Iram at al-'imad), anche detta Aram, Irem, Irum, una città mercantile nel deserto del Rub' al-Khali, a sud-est della Penisola Arabica. Oltre ai ritrovamenti dei popoli di Salih, Lot e Salomone, nonché la regina di Saba, Mosè e Faraone e i compagni della Caverna, e altri ...(leggi il miracolo storico del Corano dell'autore di questo invito).
7) Il miracolo scientifico
Il Sacro Corano include migliaia di versetti , ciascuno dei quali si focalizza su una o più delle verità dell'Universo. Sia verità scientifiche dell'Universo assieme a quattro dei pilastri della fede (dal credo, all'adorazione, alle qualità morali e il comportamento). Tali verità sono state scoperte ed acquisite solo negli ultimi due secoli. Alcune sono state svelate di recente solo negli ultimi decenni del ventesimo secolo tuttavia il Corano le aveva già svelate in tempi molto remoti in cui la moderna tecnologia non era ancora a disposizione dell'uomo. Il che testimonia che il Corano è la parola di Allah, il Creatore, la fonte della purezza e della luce, che ha promesso di custodire il Suo Sacro Libro.
Allora questa scoperta delle verità dell'Universo, dell'uomo e della vita sono i miracoli scientifici del Corano. Il Corano ha svelato delle verità confermate dalla scienza sullo sviluppo embrionale umano, sulle montagne, sull'origine dell'universo, sul cervello, sui mari e i fiumi, sui mari profondi e le onde interne, sulle nuvole e via dicendo.
(Si consultino i libri dei cieli, della terra, delle piante, degli animali e della creazione dell'uomo e dell'uomo sin dalla nascita fino alla resurrezione, scritto dallo scrittore di questo invito).
8) Il miracolo psicologico
Il Sacro Corano rivolge il suo discorso all'anima umana, un discorso di chi la conosce bene, sapendo innalzarla in modo che nessun altro discorso sappia parlare, e conoscendo così dettagliatamente le malattie dell'anima, i suoi pregi e difetti. Solo Allah l'Unico che conosce l'anima umana perché è il Suo Creatore.
(Si consultino gli scritti di Muhammed Uthman Nagati)
9) Il miracolo esplicativo
Il Sacro Corano ha menzionato alcuni eventi prima ancora che accadessero. Alcuni sono già accaduti, altri non ancora.''Alif, Lâm, Mîm. (1) Sono stati sconfitti i Romani (2) nel paese limitrofo; ma poi, dopo essere stati vinti, saranno vincitori, (3) tra meno di dieci anni - appartiene ad Allah il destino del passato e del futuro - e in quel giorno i credenti si rallegreranno'' (TSC-Sura XXX, Ar-Rûm, I Romani, vv. 1-4).
10) Il miracolo economico
L'Islam ha proibito tutte le forme di usura e interesse, ordinandoci di rispettare i patti e le loro procedure, mantenendo così inviolati i diritti di entrambi le parti. Lo stesso valgasi per gli eredi e i debiti, Egli ha menzionato tutte le questioni che riguardano il commercio. Allah ci ordinato di non imbrogliare nel commercio e di pesare con giustizia.
11) Il miracolo amministrativo
Il Corano insegna ad affidare le responsabilità a coloro che meritano di averle, a trattare l'uomo con umanità spronandolo a sviluppare le proprie capacità, incoraggiandolo ad acquisire le conoscenze e ricompensandolo per ogni successo che realizza. Inoltre insegna a trattare con giustizia i dipendenti, rendendoli uguali sia nei doveri che nei diritti.
12) Il miracolo istruttivo
L'Islam ha incoraggiato l'uomo ad acquisire le conoscenze costruttive scegliendone il giusto secondo i criteri dell'Islam. Ci ha raccomandato di rispettare gli scienziati, rispettando la specializzazione di ciascuno di essi.
13) Il miracolo globale
Il Corano ha trattato tutto ciò che si trova nell'Universo attribuendolo ad Allah, Colui che ha creato tutto, di conseguenza tutto procede secondo la Sua volontà ed è l'Unico che sa rispondere a tutte le domande, a stabilire con giustizia imparagonabile le regole che riguardano gli individui, la famiglia, la società, lo Stato e tutti gli individui generalmente parlando in ogni spazio e tempo. Il Corano ha anche fatto luce sulle questioni importanti lasciando i minimi dettagli allo sforzo umano, cosa che nessun’altro libro può fare. Come ad esempio la famiglia, il matrimonio, il divorzio, l’iddah [2], l'eredità, l'uguaglianza fra i figli, i legami di sangue, i diritti degli orfani e delle vedove,il rispetto degli anziani, la misericordia con i piccoli e le regole di comportamento con le persone.
14) Il miracolo vocale
Il Sacro Corano si distingue per la facilità e scorrevolezza dello stile, per la precisione estrema nella scelta delle parole che danno il significato, oltre alla facilità magnifica della composizione delle sue frasi e della pronuncia dei suoi versetti. Tutto ciò tocca l'udito, la mente e il cuore spingendoli ad approvare il sublime significato. Sono parole che attirano l’attenzione di entrambi il lettore e l’ascoltatore toccandoli nel profondo. Nessuna rima può essere paragonata al versetto coranico in quanto è l’unico che riesce a toccare sia il cuore che la mente con significati che sono tutti connessi. Le parole di un versetto si armonizzano con quelle del versetto precedente e con quelle del versetto seguente in modo spettacolare. In altre parole si tratta di un'armonia dei suoni, della facilità del passaggio dei concetti e della bellezza del ritmo. Nessun uomo potrebbe mai essere in grado di produrre qualcosa di simile.
15) Il miracolo del disegno delle lettere
La lettera nella lingua araba si distingue da quella delle altre lingue per la sua bellezza, armonia e flessibilità. In verità ci sono delle regole per la scrittura e per il disegno delle lettere del Corano, che sono state puntualizzate durante il periodo di Omar Ibn Affan, fra cui l'eliminazione e l'aggiunta di stili caratteri, la hamza, la sostituzione, l'interruzione e il proseguimento.Tutto ciò è compreso e percepito correttamente da tutti i dialetti arabi, con a capo, il dialetto coreiscita. I versetti conservano in sé un solo significato, sono assolutamente privi di contraddizione e questo è solamente tipico del Sacro Corano.
16) Il miracolo della custodia del Corano
Allah ha custodito il Corano per oltre quattordici secoli nella stessa lingua in cui è stato rivelato senza che vi ci sia nemmeno un errore sia nella lingua che nei contenuti come il credo, l'adorazione e via di seguito.
Il miracolo coranico è palese quando esso si compara alla sorte delle altre Sacre Scritture che hanno subito alterazioni nel corso del tempo. Altre ancora sono stati riscritte tanti anni dopo la morte dei messaggeri e quindi tramandanti dalla gente comune. Dunque non sono stati i messaggeri ad aver tramandato questi libri, quanto piuttosto sono gli uomini che li hanno completamente modificati.
17) Il miracolo della sfida
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