Nessuna scusa per aver abbandonato la verità!
Allāh ﷻ ci ha informato che molte persone si rifiutano di entrare nell'Islam per paura dell'ambiente in cui vivono.
E molti rifiutano l'Islam perché non desiderano cambiare le credenze che hanno ereditato dai loro padri e a cui si sono abituati, così come molti di loro sono trattenuti dal fanatismo e dall'orgoglio per la falsità che hanno ereditato.
E per tutti costoro non c'è scusa, e si presenteranno davanti ad Allāh senza alcuna prova (a loro favore).
Non vi è quindi scusa per l'ateo se dice: "Resterò sull'ateismo perché sono nato in una famiglia atea!". Piuttosto, è suo dovere utilizzare la ragione che Allāh gli ha donato, e meditare sulla grandezza dei cieli e della terra, e riflettere con la mente che il suo Creatore gli ha dato, per comprendere che questo universo ha un Creatore. Allo stesso modo, chi adora pietre e idoli non ha scusa nel seguire i propri antenati; piuttosto, deve cercare la verità e chiedersi: "Come posso adorare una cosa inanimata che non può ascoltarmi, né vedermi, né giovarmi in alcun modo?"
Così anche il cristiano che crede in cose che contraddicono la predisposizione innata e la ragione è tenuto a chiedersi: come può il Signore permettere che Suo figlio, che non ha commesso peccato, sia ucciso per i peccati di altri uomini? Ciò è ingiustizia! Come possono gli uomini crocifiggere e uccidere il figlio del Signore? Non è forse il Signore capace di perdonare i peccati dell'umanità senza permettere che Suo figlio venga ucciso? Non è forse il Signore capace di difendere Suo figlio?
Dunque, è obbligatorio per l'intelletto seguire la verità e non imitare i padri e gli antenati nel falso.
Disse Allāh l'Altissimo:
﴿وَإِذَا قِیلَ لَهُمۡ تَعَالَوۡا۟ إِلَىٰ مَاۤ أَنزَلَ ٱللَّهُ وَإِلَى ٱلرَّسُولِ قَالُوا۟ حَسۡبُنَا مَا وَجَدۡنَا عَلَیۡهِ ءَابَاۤءَنَاۤۚ أَوَلَوۡ كَانَ ءَابَاۤؤُهُمۡ لَا یَعۡلَمُونَ شَیۡـࣰٔا وَلَا یَهۡتَدُونَ﴾ «E quando si dice loro: "Venite a ciò che Allāh ha fatto discendere e al Messaggero", dicono: "Ci basta ciò su cui abbiamo trovato i nostri padri," nonostante i loro padri non sapevano nulla e non erano sulla via della guida».
.[5 :104]