5- Praticare Esercizi e Competizioni Sportivi Salutari per il Corpo Umano
Avere del tempo libero a disposizione è una delle grandi benedizioni che Allah ci ha elargito.
Allah giura sul tempo in alcuni casi, come dice: “Sul tempo” (Interpretazione de significato del Corano, Sura Asr 103, verso 1), a causa dell’importanza del tempo.
E il Profeta (che la pace e le benedizioni siano su di lui) disse: “Traete il massimo da cinque cose prima che altre cinque arrivino: la vita prima della morte, la salute prima della malattia, il tempo libero prima di diventare troppo occupati, la gioventù prima della vecchiaia, e la ricchezza prima della povertà.” (Sahih al-Jaami, numero 1077).
Egli (che la pace e le benedizioni siano su di lui) disse inoltre: “Ci sono due benedizioni da cui la gente non trae il meglio, esse sono la buona salute e il tempo libero”. (Narrato da Al-Bukhari, 6412)
Dunque viene spontaneo dire che si potrebbero sfruttare entrambi salute e tempo libero in modo proficuo, prendendosi cura del proprio corpo e del proprio benessere psicologico svolgendo delle attività sportive.
Diversi ahadith confermano l’amore per lo sport e l’esercizio fisico da parte del Profeta Muhammed (che la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui).
Ad esempio ‘Aisha ricorda affettuosamente le corse con il Profeta (che la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) e che ella riusciva addirittura a battere quando era giovane e in forma. (Ibn Al-Jawzy, 68)
‘Aisha (che Allah ne sia compiaciuto) narrò che ella stava accompagnando il Profeta (che la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) in viaggio quando era ancora molto giovane. Ella disse di essere ancora magra: “Il Profeta (che la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse ai Compagni di andare avanti. Essi si avviarono. Poi mi disse: ‘Vieni, facciamo una corsa.’Iniziammo a gareggiare ed io vinsi. Dopo un certo periodo di tempo, lo accompagnai in viaggio nuovamente. Il Profeta (che la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse ai Compagni di andare avanti. Essi si avviarono. Poi mi disse: ‘Vieni, facciamo una corsa.’ A quel tempo dimenticai la corsa precedente in quanto mi ero ingrassata. Gli dissi: ‘Come posso gareggiare in questo stato?’ Egli mi rispose: “Ce la puoi fare.” Iniziammo la corsa ed egli vinse. Egli rise e disse: “Occhio per occhio!”
Si divertirono talmente tanto a fare delle corse che la coppia ne fece persino durante la battaglia di Badr che fu una delle battaglie più importanti nella storia islamica.
Esiste un racconto a riguardo del Profeta Muhammed (che la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) con il lottatore di lotta libera Zahir Mahmud Rukanah il quale era famoso in tutta l’Arabia. Non era mai stato sconfitto prima che il Profeta lo sconfisse e per tale motivo egli pronunciò la sua testimonianza di fede.
Lo testimonia una narrazione delle Sunan of Abu Daawud, sull’autorità di Muhammad ibn 'Ali ibn Rukaanah, che disse: "In verità Rukaanah lottò con il Profeta, ed il Profeta (che la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) lo battè."
La lotta libera al tempo dei Pii Predecessori era diversa da quella che si osserva oggigiorno. A tale riguardo Ash-Shaykh Al-Muti'i disse: “I nostri Pii Predecessori vedavano nella lotta libera un modo per rafforzare il proprio corpo, includendo dei destri movimenti per avvinghiarsi nel tentativo di riuscire a mettere qualcuno a terra. La lotta libera contemporanea si distingue in varii sport diversi con l’intento di battere qualcuno al suolo e di evitargli di rimettersi in piedi.”
I lottatori devono coprire la propria ‘awrah in modo appropriato e non esporla, per l’uomo è la parte tra l’ombellico e le ginocchia. Il modo in cui i lottatori si abbigliano oggigiorno, è islamicamente inappropriato.
La partecipazione dei Musulmani alla lotta libera non deve eccedere i limiti della Shari’ah.
Al-'Allaamah Ad-Dardeir ha affermato: “La validità dell’intenzione lo rende permesso dalla Shari’ah ma se l’intenzione non è corretta, allora [fare sport e lotta libera] è da considerasi falsità e gioco futile, come quel tipo di attività in cui indulgono la gente della disubbedienza. Se è di questo tipo, allora non è permesso.”
La prova dell’importanza dell’intenzione è rappresentata dal seguente hadith: “Ogni attività che non includa il ricordo di Allah è falsa e priva di scopo, eccetto che per un uomo che fa una di queste quattro cose: camminare tra due obiettvi con un proposito, pulire il proprio cavallo, giocare con la propria famiglia, insegnare a qualcuno a nuotare.”
Non c’è nulla di sbagliato nel praticare lo sport in moderazione e aderendo all’etichetta islamica, e non vi è nulla di male nell’insegnare ad altri e fargli fare pratica.
Inoltre bisognerebbe insegnare ai bambini diverse attività sportive quali il nuoto, l’equitazione e tiro con l’arco. Abu Umamah Ibn Sahl (che Allah ne sia compiaciuto) ha riferito che ’Umar ibn Al-Khattaab scrisse ad Abu ‘Ubaydah Ibn Al-Jarraah (che Allah sia compiaciuto di entrambi) dandogli queste istruzioni: “insegna ai tuoi figli come nuotare.” (Ahmad)
Ragioni per cui ci si deve esercitare
Un corpo attivo è un corpo che fa esercizio adeguato e ed è più plausibile che il corpo rimanga sano. Siccome il corpo è qualcosa di cui noi siamo responsabili, è dunque un obbligo religioso di badarvi, di cercare di mantenerlo libero da malattie al meglio delle nostre capacità (eccetto per quello che Allah vuole).
- L’esercizio fisico contribuisce alla perdita di massa grassa
Ciò è scientificamente provato. Esercitandosi si bruciano calorie e si perde peso.
-L’esercizio fisico previene alcune malattie
È scientificamente provato che l’esercizio fisico diminuisce la possibilità di sviluppare diverse malattie tra le quali malattie cardiache, cancro, diabete e ictus.
-L’esercizio fisico migliora alcune malattie
Alcune malattie sia gravi che non gravi possono essere migliorate e persino curate attraverso l’esercizio fisico regolare. Con un programma di esercizi regolare, si può abbassare il livello dei trigliceridi e la pressione sanguigna arteriosa. Ridurre il rischio di cancro e via dicendo.