La fede nella Profezia di Muhammad (pace e benedizioni su di lui)
10- La fede nella Profezia di Muhammad (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)
La fede nella Profezia di Muhammad (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) è un importantissimo pilastro della fede, chi non crede nella veridicità della sua missione non può dirsi Musulmano. Allah l’Altissimo dice:
“Chi non crede in Allah e nel Suo Messaggero (sappia che) abbiamo preparato per i miscredenti as-Sa’ìr [1]” (Traduzione del significato del Corano, Sura XLVIII, Al-Fath, La Vittoria, v.13).
Il Profeta Muhammad (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
«Mi è stato ordinato di combattere [2]gli uomini fino a che non testimonino che non c’è altra divinità oltre ad Allah e che sono l’Inviato di Allah.» (Hadith riportato da Muslim).
La fede nel Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) non può tuttavia essere completa senza alcuni punti basilari:
Primo: il fedele è tenuto a conoscere il nostro Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui). Egli è Muhammad, figlio di Abdullah, figlio di Abdul-Muttalib, figlio di Hashim. Hashim apparteneva alla tribù araba dei Coreisciti. Gli arabi sono i discendenti di Ismaele, figlio di Abramo, l’intimo amico di Allah (su di loro la pace). Il Profeta Muhammad (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ha vissuto 63 anni di cui 40 prima dell’inizio della sua missione profetica e 23 come Profeta e Messaggero.
Secondo: credere con fede assoluta in ciò che il Profeta ci ha trasmesso, fare quello che ci ha ordinato e tenersi lontano da ciò che ha proibito ed sconsigliato, adorare Allah solo nelle forme che lui ci ha insegnato.
Terzo: credere che il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) sia stato mandato per tutti gli uomini e i jinn: nessuno di essi può quindi astenersi dal seguire il suo esempio. Allah l’Altissimo dice:
“Dì: «O uomini, io sono il Messaggero di Allah a voi tutti inviato»” (Traduzione del significato del Corano, Sura VII, Al-A'râf, v. 158).
Quarto: la fede nella missione profetica e che egli (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) sia stato il migliore di tutti i Profeti e l’ultimo di essi. Allah l’Altissimo dice:
“... ed invece egli è il Messaggero di Allah ed il Sigillo dei Profeti” (Traduzione del significato del Corano, Sura XXXIII, Al-Ahzâb, I Coalizzati, v.40).
Il Musulmano deve anche credere che Muhammad è l'intimo amico del Misericordioso, il migliore dei figli di Adamo. A lui sarà concessa la “Sublime Intercessione” nell’Altra Vita e gli è stato riservata un rango nel più alto livello del Paradiso, detta "Al Wasila". Egli sarà il proprietario del Bacino e la sua comunità è la migliore fra tutte. Allah l’Altissimo dice:
“Voi siete la migliore comunità che sia stata suscitata tra gli uomini” (Traduzione del significato del Corano, Sura III, Âl 'Imrân, La Famiglia di Imran, v.110).
Tale comunità sarà la più numerosa nel Paradiso. Il suo messaggio ha abrogato tutte le rivelazioni precedenti.
Quinto: credere che Allah lo ha favorito con il più grande dei miracoli ed il segno più chiaro: il Sublime Corano che è la Parola di Allah, protetta da ogni alterazione e cambiamento. Allah l’Altissimo dice:
“Dì: «Se anche gli uomini ed i ginn si riunissero per produrre qualcosa di simile a questo Corano non ci riuscirebbero, quand’anche si aiutassero gli uni con gli altri»”(Traduzione del significato del Corano, Sura XVII, Al Isrâ', Il Viaggio Notturno, v.88).
Dice anche:
“Invero, Noi abbiamo fatto scendere il Dhikr (Il Corano) e certamente Noi ne siamo i custodi (contro la corruzione).” (Traduzione del significato del Corano, Sura XV, Al-Hijr, v. 9).
Sesto: credere che il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) abbia trasmesso integralmente il Messaggio che gli fu dato da Allah, portando a termine l’incarico di fiducia ricevuto, esortando ed ammonendo con sincerità la comunità dei Musulmani: non c’è cosa buona che non abbia mostrato alla sua comunità, desiderando che la mettessero in pratica; non vi è male di cui non abbia detto di astenervisi, ammonendoli da ciò.
Allah l’Altissimo dice:
“Vi è giunto un Messaggero scelto tra voi; gli è gravosa la pena che soffrite, brama il vostro bene, è dolce e misericordioso verso i credenti”( Traduzione del significato del Corano, Sura IX, At-Tawba, Il Pentimento o la Disapprovazione, v. 128)
Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
«Non c’è stato prima di me profeta mandato da Allah alla sua nazione che non avesse come dovere quello di guidare la sua comunità a quello che lui sapeva fosse bene per loro e li mettesse in guardia da ciò che sapeva fosse un male per loro» (Hadith riportato da Muslim).
Settimo: amare il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) più di qualsiasi altra cosa, perfino di se stessi, onorandolo e ossequiandolo, rispettandolo ed obbedendogli. Questo è quanto è stato ordinato da Allah nel Suo Libro perché amare il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) significa amare Allah, obbedire a lui significa obbedire ad Allah.
Allah l’Altissimo dice:
“Dì: «Se amate Allah allora seguitemi, Allah vi amerà e perdonerà i vostri peccati: Allah è Perdonatore, Misericordioso” (Traduzione del significato del Corano, Sura III, Âl 'Imrân, La Famiglia di Imran, v.31).
Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
«Nessuno di voi ha una fede veramente completa fino a quando non sarò per lui più caro dei suoi figli, dei suoi genitori e di tutti gli uomini» (Hadith riportato da Bukhari e Muslim).
Ottavo: invocare copiosamente Allah di benedire e preservare il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) perché l’avaro è colui che quando viene menzionato il nome del Profeta in sua presenza non invoca la benedizione di Allah su di lui.
Allah l’Altissimo dice:
“In verità Allah ed i Suoi Angeli benedicono il Profeta. O voi che credete, beneditelo ed invocate su di lui la pace!” (Traduzione del significato del Corano, Sura XXXIII, Al-Ahzâb, I Coalizzati, v. 56).
Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
«Chiunque invochi la benedizione e misericordia di Allah su di me una volta, Allah gliene concederà dieci (per lui)» (Hadith trasmesso da Muslim).
È fortemente raccomandato invocare le benedizioni su di lui, particolarmente in alcune situazioni come ad esempio nel tashahudd (la posizione che precede la fine della preghiera), nel qunùt [3], nella preghiera funebre, nel sermone del Venerdì, dopo l’Aadhaan [4],all’entrata ed all’uscita dalla moschea, quando si fa un’invocazione, quando viene menzionato il suo nome, ed in altre situazioni.
Nono: Credere che il Profeta Muhammad e tutti gli altri Profeti (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) stanno vivendo con il loro Signore. Essi sono attualmente in una modalità di vita intermedia tra la vita terrena e l’Altra Vita. Il loro grado è più completo ed elevato di quello dei martiri ma differente dalla loro vita terrestre. È uno stato di cui non conosciamo l'essenza e che non li esonera dal termine: morte.
Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
«In verità Allah ha vietato alla terra di mangiare i corpi dei Profeti. » (Hadith trasmesso da Abu Dawud e An-Nisài).
Disse anche:
«Ogni qual volta che un Musulmano mi saluta, Allah mi restituisce l’anima affinché possa rispondere al suo saluto.» (Hadith trasmesso da Abu Dawud).
Decimo: Quando il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) era vivo era considerato deprecabile alzare la voce in sua presenza. Allo stesso modo è deprecabile alzare la voce quando ci si trova presso la sua tomba per salutarlo. Allah l’Altissimo dice:
“O credenti, non alzate la vostra voce al di sopra di quella del Profeta e non alzate con lui la voce come fate quando parlate tra di voi: rischiereste di rendere vane le vostre opere a vostra insaputa” (Traduzione del significato del Corano, Sura XLIX, Al-Hujurât, Le Stanze Intime, v. 2).
La sacralità della sua persona dopo la sua morte è pari a quella della sua persona durante la sua vita, noi dobbiamo rispettarlo ed onorarlo come la prima generazione di Musulmani (che Allah sia soddisfatto di loro) ha fatto, in quanto essi erano le persone più vicine a lui e le più lontane dal disobbedirgli o nell’apportare innovazioni nella religione di Allah.
Undicesimo: l’amore per la sua famiglia e le sue mogli ed i suoi compagni, difendere il loro buon nome, evitare di screditarli in qualsiasi maniera, insultareli, calunniarli in qualsiasi modo in quanto Allah dice nel Corano di essere compiaciuto di loro e li ha scelti come compagni del Suo Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui), sostenerli e difenderli è un obbligo per ogni Musulmano. Allah l’Altissimo dice:
“Allah si è compiaciuto dei precursori, dei primi tra i Muhajirìn e gli Ansàr [5]e di coloro che hanno seguito le loro orme nella maniera migliore ed essi[6]sono compiaciuti di Lui” (Traduzione del significato del Corano , Sura IX, At-Tawba, Il Pentimento o la Disapprovazione, v.100).
Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
«Non insultate i miei Compagni! (Giuro) per Colui che tiene in mano Sua la mia anima che se uno di voi desse in elemosina (un quantitativo di) oro (grande) quanto la montagna di Uhud, quest’elemosina non equivarrebbe neanche ad un manciata di quel che essi danno, e forse nemmeno alla metà.» (Hadith trasmesso da Al-Bukhari).
È bene che coloro che sono venuti dopo di loro chiedano ad Allah di elargire su di loro il Suo favore, di perdonarli e di non porre nei loro cuori del risentimento per loro. Allah l’Altissimo dice
“Coloro che verranno dopo di loro diranno: «Signore, perdona noi ed i nostri fratelli che ci hanno preceduto nella fede e non porre nei nostri cuori alcun rancore verso i credenti: Signor nostro, invero Tu sei Indulgente e Clemente»” (Traduzione del significato del Corano , Sura LIX, Al-Hashr, L'Esodo,v. 10).
Dodicesimo: Evitare di esaltare esageratamente la figura del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) in quanto è tra le più grandi forme di oltraggio nei suoi confronti. Il Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ha messo in guardia la comunità islamica dal cadere nell’eccesso, esaltandolo e lodandolo oltre i limiti e attribuirgli un grado superiore a quello che Allah gli ha riconosciuto, il grado che spetta solo ad Allah, l’Eccelso.
Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
«In realtà io sono un servo ed allora dite: “Il servo di Allah e il Suo Messaggero”, non amo che mi innalziate al di sopra del mio rango».
Disse anche:
«Non mi esaltate come hanno fatto i Cristiani con il figlio di Maria!» (Narrazione trasmessa da Al-Bukhari).
Non è quindi permesso invocarlo e chiedere il suo aiuto ed eseguire qualsiasi forma di adorazione per lui come il tawàf (circoambulazione) intorno alla sua tomba, fare giuramenti o sacrifici in suo nome in quanto tutte queste sono forme di politeismo.
Al contrario, la mancanza nel dargli il dovuto rispetto ed onore come sottostimarlo, disprezzarlo o deriderlo è apostasia dall’Islam e miscredenza. Allah l’Altissimo dice:
“Giurano [in nome di] Allah per compiacervi; ma se sono credenti, [sappiano] che Allah e il Suo Messaggero hanno maggior diritto di essere compiaciuti. Non sanno, dunque, che chi si oppone ad Allah e al Suo Messaggero, avrà come dimora eterna il fuoco dell'Inferno? Ecco l'abominio immenso. Gli ipocriti temono che venga rivelata una sura che sveli quello che c'è nei loro cuori. Di': “Schernite pure! Allah paleserà quello che temete [venga reso noto]”.Se li interpellassi ti direbbero: “Erano solo chiacchiere e scherzi!”. Di': “Volete schernire Allah, i Suoi segni e il Suo Messaggero?” Non cercate scuse, siete diventati miscredenti dopo aver creduto; se perdoneremo alcuni di voi, altri ne castigheremo, poiché veramente sono stati empi!”(Traduzione del significato del Corano , Sura IX, At-Tawba, Il Pentimento o la Disapprovazione, v. 62-66).
L’amore sincero per il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) è ciò che spinge il credente a farsi guidare dal suo esempio ed a seguire la sua Sunnah [7] e ad astenersi da ciò che è in contraddizione con la sua strada. Allah l’Altissimo dice:
“Dì: «Se amate Allah allora seguitemi, Allah vi amerà e perdonerà i vostri peccati:Allah è Colui che perdona, Clemente»” (Traduzione del significato del Corano , Sura III, Âl 'Imrân, La Famiglia di Imran, v. 31).
È quindi necessario seguire il giusto mezzo nel nostro atteggiamento verso il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) senza esagerare nella sua venerazione, arrivando ad attribuirgli delle qualità che sono proprie di Allah, e senza sminuire la sua figura ed il suo rango, rispettandolo ed amandolo, seguendo la sua guida ed il suo modello di vita in quanto queste sono manifestazioni di rispetto della legge che gli è stata assegnata da Allah.
Tredicesimo: L'aver fede nella missione del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) non si realizza se non attraverso l'aver fiducia in lui e l'agire secondo il suo insegnamento. Questo è il vero significato del sottostare a lui. Ubbidirgli significa ubbidire ad Allah, ribellarsi a lui significa ribellarsi ad Allah. Avere fiducia nel Profeta e seguire il suo esempio fa sì che la fede in lui sia certa e completa.
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[1]“as-Sa’ìr”: uno dei nomi dell’Inferno, la Fiamma per I miscredenti, per coloro che non credono in Allah e nel Suo Inviato.
[2] Il suo vero significato è lo sforzo che il credente affronta in ogni istante della sua vita e cioè quello di trasmettere agli uomini il messaggio di fede nel Dio unico, Allah, non ammettendo ľ associazione a Lui di alcun altra divinità, ma senza utilizzare alcuna forma di violenza , ne oppressione; i suoi strumenti saranno il suo amore verso Allah e verso gli altri , i suoi buoni comportamenti , ordinare le buone consuetudini e vietare quello che è riprovevole , sarà proprio in virtù del suo amore per gli altri che si sforzerà , desiderando per loro ciò che lui desidera per se stesso e cioè il compiacimento divino, ma senza alcuna costrizione, in quanto nessuno può essere costretto a seguire una religione. Cioè viene confermato dai seguenti versetti coranici: dice Allah ľ Altissimo:"Non c'è costrizione nella religione." E dice anche:" A voi la vostra religione e a me la mia."
[3] Qunùt: è un’invocazione inserita all’interno della preghiera comunitaria in determinate occasioni
[4] l’Aadhaan: la chiamata alla preghiera.
[5]“I Muhajirìn e gli Ansàr”: i “Muhagirìn” (lett.: gli emigranti) erano i meccani musulmani che si trasferirono a Medina per eseguire l’Egira. Gli “Ansàr” (lett.: gli ausiliari) eranoi cittadini di Medina che aiutarono e diedero assistenza al Profeta e ai Muhajirin
[6]“essi”: i Muhajirìn e gliAnsàr
[7] Sunnah del Profeta Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui): l’insieme dei detti, fatti, narrazioni ed azioni del Profeta così come estrapolati dalla sua vita.