Le regole della riunione
Le regole della riunione
L'islam tiene conto della sensibilità generale di coloro che si riuniscono in un determinato luogo, fa in modo che la riunione sia gradevole e realizzi il suo obiettivo. Perciò si consiglia ai fedeli di tenersi puliti in modo che nessun odore sgradevole disturbi i partecipanti, di indossare vestiti puliti in modo che lo sguardo non si porti su cose ripugnanti. D'altra parte si considera un dovere di ascoltare chi sta parlando senza interromperlo, di sedere là dove si trova un posto evitando di attraversare disturbando e spingendo i presenti. Il Profeta disse, rivolgendosi ai fedeli riuniti un venerdì per la preghiera :" Chi si lava per il venerdì, si pulisce i denti, si profuma se ne possiede e si mette il meglio di quello che ha, poi si reca in moschea senza calpestare la gente, compie le genuflessioni che Allah vuole che compia, segue attentamente il sermone dell'imam fino alla preghiera, se fa tutto ciò, ottiene una espiazione di quanto ha peccato tra quel venerdì e quello che lo ha preceduto." (Ibn Khuzeima n° 1762) - Da chi starnuta è richiesto di fare lode ad Allah. Il profeta disse infatti: "Se uno di voi starnuta dica: "Lode ad Allah!" chi gli è vicino o suo fratello gli dica allora: "Allah ti sia misericordioso!" e che gli risponda quindi: "Allah ti guidi e migliori le tue condizioni!" (Bukhari n° 5870) - Abu Hureira –Allah sia soddisfatto di lui- riferisce che il Profeta disse: "Chi di voi starnuta si metta le mani sul viso e abbassi la voce!" (Al Mustadrak n° 7684)
- Chi sbadiglia, deve reprimere al più possibile il proprio sbadiglio, perchè è un segnale di pigrizia. Il Profeta disse: "Allah ama lo starnuto ma non ama lo sbadiglio. Se uno starnuta e loda Allah, ogni musulmano che lo sente è in dovere di fargli un augurio: lo sbadiglio proviene invece dal demonio e chi lo compie, deve trattenerlo il più possibile: se dice "ha!", il demone ne ride." (Bukhari n° 5869)
-Evitare di ruttare in assemblea. Ibn Umar riferisce infatti che "Un uomo ruttò un giorno in presenza del propfeta che gli disse: "Risparmiaci il tuo rutto; i più sazi di questa vita avranno più lunga fame il giorno del Giudizio."" (Tirmidhi n° 2478)